Artusi Remix

Viaggio nella cucina popolare italiana

Mondadori

Utilizzando come punto di partenza il famoso volume di Pellegrino Artusi, Donpasta vuole creare un nuovo vero e proprio ricettario della cucina italiana, attualizzando il metodo e le riflessioni dell’Artusi. Questo libro non è una rilettura o una riscrittura dell’Artusi. E’ un omaggio spassionato ad un uomo che fu uno dei padri della patria con il suo ricettario presente in tantissime case italiane. 

Il cibo è un linguaggio, è lo strumento attraverso cui si tramanda una storia, familiare, paesana, collettiva. Partendo da questi presupposti, Donpasta, per scrivere l’Artusi Remix, ha raccolto centinaia di ricette nell’arco di un anno, viaggiando per l’Italia ad incontrar “nonnine” o utilizzando le nuove forme di comunicazione (blog, facebook) per comunicare con i loro nipoti.

Utilizzando come punto di partenza il famoso volume di Pellegrino Artusi, Donpasta vuole creare un nuovo vero e proprio ricettario della cucina italiana, attualizzando il metodo e le riflessioni dell’Artusi.

Questo libro non è una rilettura o una riscrittura dell’Artusi.

Sorta di censimento della cucina italiana domestica e familiare del tempo presente, in cui si cerca di capire cosa sia cambiato nella cucina tradizionale e nella sua geografia. Ne viene fuori un ricettario della cucina popolare italiana costruito a partire dalle testimonianze della gente, un collage intergenerazionale di come si cucini oggi e di cosa si sia conservato della cucina del passato.

Donpasta parte dal rapporto affettivo personale che oggi hanno le persone con le ricette casalinghe e familiari e le riporta in questo ricettario, accompagnate da riflessioni e aneddoti dei giorni d’oggi. Un vero e proprio remix del Pellegrino Artusi.


Food Sound System

30 ricette del Mediterraneo innaffiate di buon vino e buona musica

Kowalski/Feltrinelli

Se hai un problema, aggiungi olio. Questa è la frase ricorrente nella cucina della mia famiglia.

Questo non è un libro di cucina, ma è un libro che ruota attorno ad essa, come luogo sociale, punto di incontro di storie e persone. Sono uomo di Mediterraneo, dove per secoli l’accoglienza era base di relazione tra i popoli. Scrivendo mi porto appresso l’importanza della porta sempre aperta per ricevere ospiti ed amici, di grandi tavole imbandite per tanta gente, della cultura che c’è dietro ogni coltura.

Ho usato le modalità di preparazione di un piatto come uno strumento per intraprendere un discorso più esteso sul mangiare, inteso come origine, territorio, consumo critico dei beni della terra. Il connubio di questi ingredienti si compie tra righe che raccontano il mio percorso ormai decennale di dj in giro per l’Europa, tra il Salento, Roma, Barcellona e Parigi.

Questo libro è un omaggio spassionato alla musica e a chi l’ha fatta. La fretta dei tempi moderni brucia troppo velocemente l’arte e chi la crea e allora Donpasta si guarda spesso indietro a conoscere e raccontare la vita di personaggi che hanno rivoluzionato con coraggio e libertà la storia della musica contemporanea. Come ascoltatore e dj, imparai dai Clash il piacere di godere della musica in tutti i suoi stili, nei suoi suoni e nelle culture da cui provengono. Le suggestioni musicali che scorrono nel libro non seguono un filo logico, non mostrano la predilezione verso un genere in particolare, né tanto meno si riferiscono, in generale, a dischi usciti recentemente. Generalmente prima di comprarli lascio che sia il tempo a giudicarne il valore.

Food Sound System non vuole educare al gusto o all’ascolto, ma piuttosto raccontarvi il mio modo di godere dei piaceri e dell’arte del mangiare, del sentire musica, del viaggiare.

Allora munitevi di pentole, piatti, dischi e forchette. Fate un buon viaggio e, soprattutto… buon appetito.


La Parmigiana e la Rivoluzione

Elogio della frittura ed altre pratiche di militanza

Stampa Alternativa

Cucinare è un atto politico. Lo è la parmigiana di mia nonna, fatta solo in agosto, periodo delle melanzane di stagione…” Questo è l’incipit de “La Parmigiana e la Rivoluzione”. Come John Belushi, Donpasta è in missione per conto delle nonne.

Dj dalla buona forchetta e dalla festa assai facile, ha scritto il suo Manifesto per una cucina militante dopo avere scoperto che l’Ilva, oltre ad aver ucciso gente, aveva avvelenato di diossina le cozze di Taranto, le migliori al mondo, che la massaia di fiducia non poteva più vendere le sue ricotte fatte bollire in casa e che nelle scuole non si potevano più portare i dolci fatti dalla mamma per il compleanno dei figli.

Dopo aver girato il mondo con il suo spettacolo, Donpasta ritorna a scrivere di cibo.

Il suo è un omaggio alla cucina popolare, democratica, creativa, sana, ambientalista, festaiola, meticcia, tollerante, antitetica alla cucina dei cuochi VIP e di quella di plastica delle TV.

Per questo, Donpasta è arrivato alla conclusione che a tavola la forchetta va sempre messa alla sinistra del piatto.


Wine Sound System

30 ricette del Mediterraneo innaffiate di buon vino e buona musica

Donpasta + Candide (prefazione di Paolo Fresu), Kowalski/Feltrinelli

Questo libro non parla di vino. O meglio non solo, parla di vini, musiche, riflessioni, ricordi e atmosfere. Racconta come bere il vino sia entrare in sintonia con il carattere del vignaiolo, godere del sole e della pioggia che fanno quella terra ed entrare in storie di amori, libertà, utopie. Con un vino, una storia e una canzone Donpasta guida il lettore in un viaggio sofisticato e sincero.

Cosa avrà bevuto Bob Dylan mentre componeva “Like a Rolling Stone”, con quale vino accompagnare un concerto di Tom Waits, come festeggiare la vittoria di Obama, se non ascoltando Nina Simone?

In dialogo con la voce di Candide, l’allegro bevitore “inesperto”, il suono della vigna, la melodia del vino, il respirare del contadino che raccoglie, il percuotere e il pigiare. Un viaggio per vini ricchi di leggende, affabulatori, santi bevitori, contadini biodinamici, uomini dalla fervente prassi ecologica.

Un invito a giocare con il vino e a capire quei vini che spesso sfuggono, confusi nelle fantasticherie degli enologi o impigliati tra i ricordi di una brutta serata, e una raccolta di storie sul bere, sull’ozio e sul gusto di vivere.

Tutto il resto, “blowin’ in the wine“, lo dirà il vino.


Kitchen social club

Manifesto dei cuochi, del cibo e delle cucine sociali e popolari.

Ed. Altraeconomia

Kitchen social club è un “libro di cucine”: 25 storie di cibo senza sfruttamento e accessibile a tutti, dalle arance allo zafferano; 25 ricette di cuochi resistenti e cucine popolari, di osterie a filiera corta e trattorie meticce; 25 racconti di contadini militanti e di prodotti “genuini e clandestini”.

Perché sul pane e sulla pasta di grani antichi ci va il pomodoro, ma senza caporali, magari con un giro d’olio ‘ndrangheta free e con il cacio di pecore felici.

Perché mangiare e cucinare bene – ma ancora prima coltivare bene – è un insieme di gesti di impegno quotidiano, di cura familiare e comunitaria, di ribellione al modello di produzione e distribuzione industriale del cibo.

Il Kitchen social club non è allora soltanto un circolo inclusivo e virtuoso di cuochi e cucine non allineate, ma un manifesto dedicato a chi ama il cibo per quello che dovrebbe essere: non una merce qualsiasi ma un patrimonio comune.